Tra le montagne e il mare, nel cuore di Ferrania, è presente un luogo che ha accompagnato diversi decenni della nostra storia. Un luogo che ha visto cambiamenti radicali dettati dalle esigenze del momento, dalla direzione indicata dal progresso: l’abbazia, un edificio religioso che si trova nel Borgo San Pietro, all’interno della frazione, intitolata a Santi Pietro.

Ora è possibile realizzare un vero e proprio Tour Virtuale all’interno dello storico complesso.
Grazie a strumenti specializzati e ad una grande pazienza e professionalità, sarà possibile scoprire ogni dettaglio di questo affascinante luogo, semplicemente a portata di display.

Si tratta di un complesso medievale che, nel corso degli anni e dei decenni, ha visto un percorso di cambiamento tra le sue mura e dove la chiesa ha sempre mantenuto il suo ruolo, diventando sede della parrocchia dei Santi Pietro e Paolo della diocesi di Acqui.
Il complesso venne fondato nel 1096 grazie a Bonifacio del Vasto e suo figlio Enrico ed ebbe come primo superiore preposto Pietro Grossolano, destinato a diventare l’arcivescovo di Milano.

Nel 1345 nasce un contrasto tra le famiglie Del Carretto e Scarampi per la giurisdizione del luogo e tale contesa si concluderà a favore degli Scarampi direttamente dall’arcivescovo di Genova.
Nel 1401 l’abbazia venne affidata in patronato ad Antonio Scarampo con l’obbligo di ripristino degli edifici; nel 1747 la famiglia Scarampi si estinse e la struttura passò ad essere considerata una semplice commenda dedicata ai Santi Maurizio e Lazzaro.
Durante l’età napoleonica, nel 1818, il possedimento venne acquistato dal marchese Marcello Luigi Maria Durazzo e, successivamente, passò alla figlia Nicoletta nel 1848 ed, infine, al nipote Marcello De Mari che trasformò il complesso in una struttura agricola.
Si arriva al 1915 con la nascita sul territorio di stabilimenti industriali e, infine, alla fine del XX secolo con i primi interventi di recupero del sito.

Diversi i segni del tempo e delle epoche che si sono succedute da quanto questa abbazia esiste. Segni che si possono riconoscere attraverso lo stile artistico ed architettonico che mantengono la storia trascorsa tra queste mura.
Un documento molto interessante ed antico è una lapide risalente al XII secolo in memoria di Agnese di Poitiers, seconda moglie di Bonifacio del Vasto e sepolta nell’abbazia.

Un suggestivo ed interessante spunto per una visita, per conoscere la storia del nostro territorio e per conoscere posti nuovi ed affascinanti. A due passi dal Parco dell’Adelasia e dalla zona industriale che ha fatto parte della storia valbormidese. Natura, religione, storia ed industria. Il tutto collegato da un perfetto ed unico equilibrio.